- il Green pass non sostituisce ma si affianca agli altri obblighi/adempimenti, sia generali (in primis il certificato medico), sia specifici anticontagio: organizzazione degli spazi e degli itinerari, segnaletica informativa, registrazione degli accessi, autocertificazione, distanziamenti, dispositivi di protezione, protocolli, limiti all’accesso, ulteriori limitazioni per le zone colorate, ecc.)
- nelle dichiarazioni, autocertificazioni, assunzione di impegni da parte dei minori è sempre necessaria l’assunzione di responsabilità da parte dell’esercente la patria potestà
- nel caso in cui non sia specificatamente regolamentato un comportamento, ovvero imposta una particolare modulistica, le norme devono essere rispettate in modo sostanziale, avendo sempre presente la loro finalità.
Fissati questi principi, la risposta viene di conseguenza, a nostro avviso in modo abbastanza lineare:
- l’esonero dal greenpass non esonera dagli altri adempimenti, fra i quali l’autocertificazione
- l’autocertificazione può essere firmata dal minore, ma è necessario che sia controfirmata dall’esercente la patria potestà; può essere rilasciata direttamente dall’esercente la patria potestà senza nemmeno la firma del minore, ma non può essere il contrario
- se in calce all’autocertificazione viene assunto l’impegno a comunicare eventuali variazioni di quanto dichiarato, e a non far accedere il minore alla struttura se dovesse rientrare in una delle fattispecie previste dalle disposizioni (sintomi, contatti con persone infette, e così via), riteniamo non sia necessario rilasciarne una nuova a ogni accesso.
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Fonte: https://www.fiscosport.it/postquesiti/in-evidenza/minori-di-12-anni-green-pass-e-autocertificazione/